DONNE CONTRO

«Gentile Muammar Gheddafi, noi non facciamo né vogliamo far parte delle 700 donne che lei ha chiesto di incontrare durante la sua visita in Italia. Siamo, infatti, donne italiane, di vari paesi europei e africani estremamente preoccupate e scandalizzate per le politiche che il suo Paese, con la complicità dell’Italia e dell’Ue, sta attuando nei confronti delle donne e degli uomini di origine africana e non, attualmente presenti in Libia, con l’intenzione di rimanervi per un lavoro o semplicemente transitarvi per raggiungere l’Europa. Siamo a conoscenza dei rastrellamenti, delle deportazioni delle e dei migranti attraverso container blindati verso le frontiere Sud del suo paese, delle violenze, della «vendita» di uomini e donne ai trafficanti, della complicità della sua polizia nel permettere o nell’impedire il transito delle e dei migranti. (…) Facciamo presente innanzitutto a Lei, però, una nostra ulteriore consapevolezza: quella per cui fare parte della comunità umana, composta da donne e uomini di diverse parti del mondo, significa condividere le condizioni di possibilità della sua esistenza. Tra queste, la prima e fondamentale, è che ogni donna, ogni uomo, ogni bambino, venga considerato un essere umano e rispettato/a in quanto tale. Finché tale condizione non verrà considerata da Lei né dalle autorità italiane ed europee noi continueremo a contestare e combattere le politiche dell’Italia, della Libia e dell’Ue che violano costantemente i principi alla base della sua esistenza e fino a quel momento non avremo alcuna voglia di incontrarla ritenendo Lei uno dei principali e diretti responsabili delle pratiche disumane nei confronti di una parte dell’umanità».

 

Fonte: https://archiviopubblico.ilmanifesto.it/Articolo/2003148652